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“So, we’re alone again
I wish it were over
we seem to never end
only get closer
to the point where I can take no more
The clouds in your eyes
down your face they pour
won’t you be the new one burn to shine
I take the blue ones every time
walk me down your broken line
all you have to do is cry
yes, all you have to do is cry
Hush my baby now
your talking is just noise
and won’t lay me down
amongst your toys in a room
where I can take no more
the clouds in your eyes
down your face they pour
won’t you be the new one burn to shine
I take the blue ones every time
walk me down your broken line
all you have to do is cry
Photographs and brightly colored paper
are your mask you wear in this caper
that is our life
we walk right into the strife
and a tear from your eye brings me home
Won’t you be the new one burn to shine
I take the blue ones every time
walk me down your broken line
all you have to do is cry”.
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Traduzione.
“Dunque, siamo di nuovo soli
speravo che fosse finita
sembriamo non finire mai
solo per avvicinarci
al punto dove non posso prendere di più
Le nuvole nei tuoi occhi
già sul tuo viso si riversano
non vorrai essere quella nuova
che brucia per splendere
prendo quelle tristi ogni volta
conducimi al tuo confine violato
tutto quello che devo fare è piangere
Calmati piccola mia adesso
il tuo parlare è solo rumore
e non mi farà giacere
tra i tuoi giocattoli in una stanza
dove non posso prendere di più
Le nuvole nei tuoi occhi
già sul tuo viso si riversano
non vorrai essere quella nuova
che brucia per splendere
prendo quelle tristi ogni volta
conducimi al tuo confine violato
tutto quello che devo fare è piangere
Fotografie e carta a colori vivaci
sono la maschera che indossi in questa birichinata
che è la nostra vita
andiamo dritti verso il conflitto
e una lacrima dal tuo occhio mi riporta a casa
Le nuvole nei tuoi occhi
già sul tuo viso si riversano
non vorrai essere quella nuova
che brucia per splendere
prendo quelle tristi ogni volta
conducimi al tuo confine violato
tutto quello che devo fare è piangere”.
(Traduzione a cura di Francesco Komd)
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Joshua Radin, Closer – 2:45
Album: We were here (2006)
Brano inserito nella colonna sonora del serial Grey’s Anatomy – Stagione 2 – Episodio 18 – “Yesterday”.
Brano inserito nella rassegna Colonne Sonore di InfinitiTesti.
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Direttore: Arturo Bandini (direttore@infinititesti.com)
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Joshua Radin fa venire il latte alle ginocchia con buona parte delle sue canzoni, compresa questa Closer che è adatta solo a fare da sottofondo ai telefilm americani. Ma se ci uniamo anche questo video, il senso di solitudine diventa elevato alla potenza. Alla fine non è poi così male, è sempre meglio della media di tanta immondizia che ci ritrovamo in giro. Io però non lo reggo proprio.