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“In a matter of a moment
lost till the end of time
it’s the evening of another day
and the end of mine
Now the starlight which has found me
lost for a million years
tries to linger as it fills my eyes
till it disappears
Could it be that somebody else is
looking into my mind
Some other place, somewhere
some other time
some other place, somewhere
some other time
Like a mirror held before me
large as the sky is wide
and the image is reflected
back to the other side
Could it be that somebody else is
looking into my mind
Some other place, somewhere
some other time
some other place, somewhere
some other time”.
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Traduzione.
“Nel corso di un momento
che dura fino alla fine del tempo
è la sera di un altro giorno
e la fine del mio
La luce delle stelle mi ha scovato
dopo un milione di anni
si sofferma a riempirmi gli occhi
e infine scompare
Può darsi che ci sia qualcuno
che sta scrutando nella mia mente
In un altro posto, da qualche parte
in un’altra dimensione
in un altro posto, da qualche parte
in un’altra dimensione
E’ come se davanti avessi uno specchio
largo quanto il cielo
e l’immagine venisse però
riflessa sull’altro lato
Può darsi che ci sia qualcuno
che sta scrutando nella mia mente
In un altro posto, da qualche parte
in un’altra dimensione
in un altro posto, da qualche parte
in un’altra dimensione”.
(Traduzione a cura di Marie Jolie)
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Alan Parsons Project, Some other time – 4:06
(testo e musica: Alan Parsons, Eric Woolfson; voce: Peter Straker e Jaki Whitren)
Album: I Robot (1977)
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Significato e citazioni.
“La terza canzone, Some Other Time, è una struggente ballata dominata dal canto malinconico di Peter Straker e Jaki Whitren, che ricorda i bei momenti andati, rassegnandosi all’idea che una nuova era stia per incominciare, in cui l’essere umano sarà spazzato via dai nuovi dominatori: le macchine. Caratteristica peculiare musicale del pezzo è l’alternanza tra momenti calmi e tristi, in cui è presente la voce, e momenti carichi di potenza, estremamente solenni, guidati dall’orchestra diretta da Powell. L’unico momento in cui le due parti si fondono è il ritornello, la parte più alta di tutta la composizione: al termine del primo Chorus è presente un assolo di sintetizzatore, sempre desolato, e di chitarra elettrica, allegro e vivace; al finale del secondo invece è presente solo la chitarra che esegue un solo veramente epico a cui segue l’orchestra e tutti gli altri strumenti, in un’esplosione musicale veramente pregevole”.
(Wikipedia, voce I Robot)
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sorpresissima di vedere la traduzione (e poi così bella) di una canzone di un gruppo ormai quasi dimenticato dalla massa… sono veramente piacevolmente sorpresa, anche di riscoprire queste note che ho amato per tanto tempo…