Beatles – Yesterday (testo e traduzione)

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“Yesterday, all my troubles
seemed so far away
now it looks as though
they’re here to stay
oh, I believe in yesterday.

Suddenly, I’m not half
the man I used to be
there’s a shadow hanging over me
oh, yesterday came suddenly.

Why she had to go
I don’t know she wouldn’t say
I said something wrong
now I long for yesterday.

Yesterday, love was such
an easy game to play
now I need a place to hide away
oh, I believe in yesterday.

Why she had to go
I don’t know she wouldn’t say
I said something wrong
now I long for yesterday.


Yesterday, love was such
an easy game to play
now I need a place to hide away
oh, I believe in yesterday”.

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Traduzione.

“Ieri, tutti i miei problemi
sembravano così lontani
adesso sembra che siano
tornati per restare
oh, io credo nel giorno prima

Improvvisamente, non sono più
l’uomo che ero
c’è un’ombra sopra di me
oh, ieri è tornato improvvisamente

Perché lei ha dovuto andarsene
non lo so, non ha voluto dirlo
ho detto qualcosa di sbagliato
ora vorrei tanto tornare a ieri

Ieri, l’amore era un gioco
così facile da giocare
ora ho bisogno
di un posto dove nascondermi
oh, io credo nel giorno prima

Perché lei ha dovuto andarsene
non lo so, non ha voluto dirlo
ho detto qualcosa di sbagliato
ora vorrei tanto tornare a ieri

Ieri, l’amore era un gioco
così facile da giocare
ora ho bisogno
di un posto dove nascondermi
oh, io credo nel giorno prima”.

(Traduzione a cura di Francesco Komd ed Arturo Bandini)

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Beatles, Yesterday – 2:03
(John Lennon, Paul McCartney)
Album: Help! (1965)

Per altri testi, traduzioni e commenti, guarda la discografia completa dei Beatles.

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Cover.

1. John DenverYesterday (1966, testo e traduzione)

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Citazioni.

Yesterday è un brano musicale dei Beatles, composto da Paul McCartney ma accreditato alla coppia Lennon/McCartney. Pubblicato nel 1965 nell’album Help!, secondo il Guinness Book of Records è la canzone che vanta il maggior numero di cover, con più di 1.600 versioni registrate. Secondo la Broadcast Music Incorporated (BMI) durante il ventesimo secolo, ha avuto nei soli Stati Uniti circa 7 milioni di passaggi radio-televisivi. Nel 1997 riceve il Grammy Hall of Fame Award. Nel 1999 una votazione condotta dal secondo canale radio della BBC tra ascoltatori ed esperti l’ha premiata canzone più bella del ventesimo secolo. Nel 2000, l’emittente televisiva MTV e la rivista Rolling Stone l’hanno scelta come canzone pop numero 1 di tutti i tempi.

Secondo i biografi di McCartney e dei Beatles, McCartney compose l’intera melodia in sogno, nella sua stanza nella casa della sua fidanzata Jane Asher e della sua famiglia, in Wimpole Street, a Londra. Al risveglio, corse ad un pianoforte e suonò il pezzo, per evitare che scivolasse nei recessi della sua mente. La preoccupazione iniziale di McCartney fu di avere inconsciamente plagiato il lavoro di qualcun altro. Così spiegò la situazione: «Per circa un mese mi aggirai chiedendo alla gente dell’ambiente musicale se l’avevano mai sentita prima. Alla fine era come riportare un oggetto smarrito alla polizia. Pensai che se nessuno la reclamava dopo qualche settimana avrei potuto tenerla». Dopo essersi convinto di non avere derubato nessuno della sua melodia, McCartney cominciò a scrivere il testo. Come Lennon e McCartney erano soliti fare, un testo temporaneo di lavoro, intitolato “Scrambled Eggs (uova strapazzate) venne usato per la canzone fino a quando non fosse stato trovato qualcosa di più adatto.

Durante le riprese del film Help!, un piano venne piazzato su uno dei palcoscenici dove si sarebbe girato, e McCartney ne approfittò per lavorare alla canzone. Il regista Richard Lester infine perse la pazienza, e disse a McCartney di finire di scrivere la canzone o il piano sarebbe stato rimosso. Anche la pazienza degli altri Beatles fu messa alla prova dall’ossessione di McCartney. Harrison disse: «Accidenti, parla in continuazione di questa canzone. Come se fosse Beethoven!». McCartney sostenne di avere scritto Yesterday durante la tournée dei Beatles in Francia nel 1964; la canzone non venne però pubblicata fino all’estate del 1965. Nel frattempo, i Beatles pubblicarono due album: Beatles for Sale e A Hard Day’s Night, in cui la canzone non venne inserita. Il ritardo potrebbe essere stato dovuto a disaccordi tra McCartney e George Martin riguardo all’arrangiamento della canzone, o l’opinione degli altri Beatles che pensavano non corrispondesse alla loro immagine.

Lennon più tardi ricostruì: «La canzone fu in circolazione per mesi e mesi prima che la completassimo. Ogni volta che ci riunivamo per scrivere canzoni per una sessione di registrazione, tornava fuori. Paul la scrisse quasi completamente, ma proprio non riuscivamo a trovare il titolo giusto. La chiamammo Scrambled Eggs e divenne uno scherzo tra di noi. Ci convincemmo che solo un titolo composto da una sola parola sarebbe stato adatto, ma non riuscivamo a trovare quello giusto. Poi un mattino Paul si svegliò e la canzone e il titolo erano entrambi là, completi. In un certo senso mi dispiacque, ci eravamo fatti così tante risate». Il 27 maggio 1965 McCartney e la Asher volarono a Lisbona per una vacanza ad Albufeira, Algarve, in casa di Bruce Welsh, cantante degli Shadows. McCartney si fece prestare una chitarra e completò il suo lavoro su Yesterday. La canzone venne offerta a Chris Farlowe, prima che i Beatles la registrassero, ma lui la rifiutò perché la considerava “troppo tenera”. Fu la prima canzone eseguita da un solo componente della band, infatti nessun altro dei Beatles oltre a McCartney e ad un quartetto d’archi partecipò alla sua registrazione.

Yesterday venne registrata negli Abbey Road Studios, immediatamente dopo I’m Down, il 14 giugno 1965. Ci sono diverse versioni riguardo a come la canzone venne registrata. La più comune sostiene che McCartney la registrò da solo, senza coinvolgere gli altri membri della band; altre fonti sostengono che McCartney e gli altri Beatles provarono diversi strumenti, tra cui batteria e organo, e che George Martin più tardi li persuase a lasciare che McCartney la suonasse con la sua chitarra acustica, aggiungendo in seguito un quartetto d’archi come accompagnamento. Comunque, nessuno degli altri Beatles venne incluso nella registrazione finale. McCartney il 14 giugno 1965 eseguì due registrazioni di Yesterday. La seconda venne giudicata migliore e utilizzata come master. Il quartetto d’archi venne sovrapposto ad essa e quella versione venne pubblicata. La prima registrazione, senza gli archi, venne pubblicata in Anthology 2. La seconda registrazione differisce dalla prima per lo scambio di due versi: “There’s a shadow hanging over me”/”I’m not half the man I used to be“, sebbene sembra chiaro che l’ordine nella seconda sia quello corretto, perché durante la prima registrazione si può sentire McCartney soffocare una risata al suo errore. Più tardi George Martin disse: «[Yesterday] non era veramente un disco dei Beatles, e io discussi questa cosa con Brian Epstein: «Sai, questa è una canzone di Paul… Dobbiamo etichettarla Paul McCartney?». Lui disse: «No, qualsiasi cosa facciamo, non dobbiamo dividere i Beatles».

Sebbene McCartney si fosse innamorato della canzone, fece molta fatica a convincere gli altri membri della band che meritava un posto in un album, la principale obiezione fu che non corrispondeva alla loro immagine, considerando inoltre che Yesterday era estremamente diversa dalle altre canzoni dei Beatles dell’epoca. Questa posizione era così forte che gli altri Beatles (Lennon, Harrison e Starr) rifiutarono il permesso di pubblicare un singolo in Gran Bretagna. Questo non impedì a Matt Monro di registrare la prima di molte cover a venire di Yesterday, e di raggiungere la top ten nelle classifiche britanniche, subito dopo la sua pubblicazione nell’autunno del 1965. L’influenza dei Beatles sulla loro etichetta americana Capitol non fu così forte come sulla Parlophone in Gran Bretagna. Un singolo venne pubblicato negli USA, con Yesterday come lato B di Act Naturally, una canzone in cui cantava Ringo, il Beatle più famoso negli USA in quel momento. Dopo il successo di Yesterday, l’ordine in cui le canzoni comparivano sulla copertina venne invertito. Solo un decennio dopo, l’8 marzo 1976, Yesterday venne pubblicata dalla Parlophone come singolo in Gran Bretagna, con I Should Have Known Better come lato B. Entrata in classifica il 13 marzo, vi rimase per sette settimane, ma non superò mai l’ottava posizione. La pubblicazione fu possibile grazie all’estinzione del contratto dei Beatles con la EMI, proprietaria della Parlophone. La EMI pubblicò lo stesso giorno quanti più singoli dei Beatles poté, portando 23 di essi nei primi 100 posti della classifica britannica, di cui 6 nei primi 50 posti.

Dal punto di vista dei contenuti, il testo è generalmente considerato un affresco nostalgico riguardante un amore del passato, forse concluso definitivamente, che suscita dolore e pena nel protagonista. Alcuni critici ritengono che ci possa essere qualche collegamento fra talune immagini struggenti della canzone e la morte precoce della madre di Paul. Nel luglio del 2003, alcuni musicologi britannici evidenziarono delle similitudini tra il testo e le rime di Yesterday e di Answer Me di Nat King Cole, fino a valutare possibile che McCartney potesse essere stato influenzato da quest’ultima. «”Yesterday” inizia con il verso “Yesterday, all my troubles seemed so far away/Now I need a place to hide away“. “Answer Me” invece contiene: “Yesterday, I believed that love was here to stay, won’t you tell me where I’ve gone astray“». Nel 2006 il produttore e compositore italiano Lilli Greco affermò che Yesterday era fortemente ispirata, al punto da sfiorare il plagio, a una canzone napoletana del XIX secolo intitolata Piccerè Che Vene a Dicere. Dalle successive verifiche, però, non fu possibile ritrovare traccia di tale canzone.

La canzone rimase 11 settimane nelle classifiche dei 100 dischi più venduti in USA (Billboard Hot 100) conquistando la vetta per quattro settimane, vendendo un milione di copie in cinque settimane. Fu in seguito la canzone più trasmessa nelle radio USA per otto anni consecutivi. Il singolo arriva in prima posizione in Norvegia per cinque settimane e nei Paesi Bassi per otto settimane, in seconda in Australia, in sesta in Germania, in ottava nella UK Singles Chart ed in decima in Austria. Nel frattempo, in Gran Bretagna, l’album Help! debuttò come numero uno il 14 agosto 1965 (fu il primo album a riuscirci), e rimase in testa alle classifiche per nove settimane. Yesterday vinse l’Ivor Novello Award come ‘Outstanding Song of 1965’, e raggiunse il secondo posto come ‘Most Performed Work of the Year’, cedendo il primato a un’altra composizione di McCartney: Michelle. In tempi più recenti, nel 2004 la rivista musicale Rolling Stone la piazzò al tredicesimo posto nella lista delle 500 più grandi canzoni di tutti i tempi. In Italia l’accoglienza fu invece molto tiepida e il disco soggiornò nelle classifiche solo per una settimana raggiungendo il sedicesimo posto (da “Storia dell’hit-parade” di Dario Salvatori). Malgrado la poca fortuna avuta in classifica, il disco si rivelò uno dei 100 più venduti dell’anno.

Yesterday è stata riconosciuta come la canzone più registrata nella storia della musica pop: il Guinness Book of Records parla di più di 1600 cover registrate nel periodo dal 1965 al 1985, e gli artisti coinvolti formano un insieme eclettico, comprendente The Seekers, Joan Baez, Michael Bolton, Bob Dylan, Frank Sinatra, Elvis Presley, Ray Charles, Willie Nelson, Marvin Gaye, Daffy Duck, Wet Wet Wet, Placido Domingo, Boyz II Men, Mina, Claudio Villa. Paul McCartney la cantò con i Linkin Park e Jay-Z all’assegnazione annuale dei Grammy del 2006. La cover è chiamata Numb -Encore\Yesterday“.

(Wikipedia, voce Yesterday)

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