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“Ogni vita è grande
ogni storia è vera
ogni ragazzino porta un mondo che non c’è
ogni voce aspetta di essere ascoltata
ogni bacio sfiora una ferita
ogni vita è grande
anche quando non lo sai
Ogni vita è grande
basta raccontarla a qualcuno
e riesci per incanto ad accettarla
ogni frase aspetta di essere capita
ogni timidezza decifrata
ogni vita è grande
anche quando non lo vuoi
Non invidiare nessuno
nessuno è importante
anche il potere più forte
è un potere apparente
che sa ingannare la mente con una bugia
ma la vita è grande e se lo porta via
Ogni vita è grande
devo ricordarlo quando sono distratto
o troppo chiuso per saperlo
ogni madre aspetta di essere abbracciata
ogni tenerezza ricordata
che la vita è grande
anche quando non la vuoi
E ogni vita è grande
come il suo sorriso e la sua bellezza
come il gioco misterioso
che ci tiene insieme
e che ci fa capire
che ogni vita nasce per stupire
che la vita è grande
anche quando se ne va
Non imitare nessuno
essuno sa niente
dell’unica vita che conta
la sola importante
quella riflessa negli altri
è comunque la tua
E una vita grande
quando sei da solo
a provare il volo
ti fa buona compagnia
ogni vita è grande
ogni storia è vera
e racconta oggi un sogno
che prima non c’era”.
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Gianni Morandi, Ogni vita è grande – 3:07
(Gian Piero Alloisio)
Album: Bisogna vivere (2013)
Cover dell’omonimo brano di Gian Piero Alloisio (2012).
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Commenti.
5.10.13. C’è ancora ottobre da finire e fare qualche giorno di novembre perché sia Natale eppure l’attacco fa pensare al contesto di Have yourself a Merry Little Christmas di Judy Garland, la frase musicale finisce subito e si intuisce che verrà ripresa e al più diventerà una scandita ma ariosa fantasia Early Sixties. Le prime parole confermano l’intuizione e evocano un ambiente alla Have…; io però desidero riservare al suo luogo e epoca propria il mood che dà rincuorare la sorellina dispiaciuta per l’improvvisa partenza del babbo per New York per lavoro proprio la sera della Vigilia di Natale. Non varrebbe per me oggi andare avanti nell’ascolto attento dal mio streamer e rimetterei in sottofondo. Ma non posso, mente e cuore sono presi dalla onestà delle parole che stanno percependo, sono su come le offre Gianni Morandi “ogni ragazzino porta un mondo che non c’è / ogni voce aspetta di essere ascoltata / ogni bacio sfiora una ferita / ogni vita è grande anche quando non lo sai“.
Ci volevano questi anni grigi e marroni per farcelo sentire e essere disposti a sentirlo, e ad ammettere che anche noi siamo feriti. Non è più tempo di “raccontare a tutta la gente del mio falso incidente” (Edoardo Bennato, Un giorno credi) ora è la mia vera vita quella che ti racconto e proprio perché ho il coraggio di farlo “riesco per incanto ad accettarla”, della mia vita e della tua che ascolti “ogni frase aspetta di essere capita ogni timidezza decifrata” perché “ogni vita è grande anche quando non lo vuoi”.
Vanità delle vanità tutto è vanità, ”non invidiare nessuno, nessuno è importante anche il potere più forte è un potere apparente che sa ingannare la mente con una bugia ma” sarà una risata che vi seppellirà, diceva con ingenuo velleitarismo il maggio francese, il bambino nella sua innocenza non sapeva che può far paura dire che il re è nudo, Gian Piero Alloisio, più inesorabilmente, con un verso di perenne dimostrata realtà, la vita è grande e se lo porta via.
Nathan-Nancy Verhelst non ce l’ha più fatta a sopportare le sue sofferenze psicologiche e il medico, sono in Belgio, gli ha praticato legalmente l’iniezione letale, così scrivono le cronache dell’1.10. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo perché potesse scegliere che “la vita è grande anche quando non la vuoi“? Immediata la giustificazione, forse – come cittadini di questa Europa – troppo rapida e autoassolvente: nemmeno sapevamo del caso concreto. Ma sappiamo bene cosa capita nel nostro mare a Sud e non lottiamo seriamente contro la nostra indifferenza per quei corpi coperti da un bianco lenzuolo che da anni vengono stesi inanimi sul molo di Lampedusa, almeno avessimo autentica vergogna di noi perché “ogni vita nasce per stupire e la vita è grande anche quando se ne va” ma non è così che dovevano stupire; non ci interessavano le loro vite, eppure ognuna era una vita grande almeno quanto la mia, non ne saprò mai, eppure “ogni vita è grande, ogni storia è vera, e racconta oggi un sogno che prima non c’era”.
Ogni vita è grande è inserita nel nuovo album di Gianni Morandi, “Bisogna vivere“, uscito il 1 ottobre ’13 e che lo stesso Morandi qualifica “di un ottimismo non ingenuo” basti pensare oltre a Ogni vita è grande, a Bellemilia, splendida ballata post terremoto con ampi inserti in dialetto, destinata a diventare un evergreen.
Gianni Morandi proseguendo con coerenza nel salire il sentiero spinoso di proporre con genuino affetto per la condizione umana l’uomo all’uomo, riflettendo sui suoi errori e le sue possibilità (v. Rinascimento di Mogol e Gianni Bella, ritmo e armonia che prendono, cosa accade dentro in fondo a noi / batte ancora il cuore / o è già morto ormai / questa sete di potere / di potere e denaro / un destino troppo amaro /…/ credere di più in ciò che vale /…/ sentiremo poi qualcosa dentro di noi) scegliendo di rilanciare al grande pubblico – che solo lui può raggiungere – Ogni vita è grande di Gian Piero Alloisio, ha compiuto ulteriore, più deciso passo su questa via.
L’arrangiamento dato della notazione musicale di Alloisio, nella sua sonorità, ci porta più a Hollywood e al primo Disney piuttosto che a Lampedusa e alle periferie della solitudine che generano morte silenziosa, a quanto stiamo vivendo da molto tempo con quotidiana drammaticità, e che è divenuto intollerabile dalla crisi globale innescata dalla insolvibilità dei mutui offerti alla low class USA e dallo affogare di migliaia migliaia migliaia di vite nel canale di Sicilia (v. Fortress Europe). Epperò, forse, occorreva proprio un supporto musicale arrangiato così egregiamente, piacevole e orecchiabile, da hit parade di Lelio Luttazzi, per andare oltre il muro di gomma che protegge il grande pubblico e depositare questi contenuti nelle milioni di case che si aprono al nome di Gianni Morandi.
Diverso effetto fa la lettura as is della notazione musicale di Gian Piero Alloisio e la scarna melodia che ne trae l’autore con la chitarra acustica, e che se ne può dare al piano e alle tastiere; più che sonorità che evocano l’epica si coglie l’essenziale funzione di tracciare la successione delle misure perché l’ascoltatore colga le oneste parole protagoniste nell’ambito di una melodia fine ed ordinata, quasi posta a contenere le stesse parole, tanto esse sono destinate a uscir fuori e correre tra il pubblico disposto ad accoglierle.
Il contesto di Gian Piero Alloisio è diverso da quello prima descritto, musicista ed autore poliedrico, sulla scena da una quarantina d’anni, Alloisio è cantautore che prosegue nel solco della Scuola genovese – che tantissimo ha dato alla musica italiana- e non solo di quella genovese. Da più parti è stato notato che Ogni vita è grande è perfetta per Gaber ed è tanto vero che riesco a vedere e sentire – anche senza chiudere gli occhi – il Signor G che accarezza la sua chitarra per farle suonare le prime note, poi fermarsi e cantare la prima strofa.
Va ascoltato e visto Alloisio cantare la sua canzone, è di una disarmante semplicità che persuade, fa capire che è così, tanto che potrebbe far venire in mente, a chi la pensi diversamente, che potrebbe avere un problema con gli altri, piccolo o grande che sia, un problema relazionale potrebbe esserci. Il brano dà il titolo all’album Ogni vita è grande riepilogativo degli ultimi anni di lavoro del cantautore, album che lo stesso Alloisio definisce politico, ma si capisce che è nel senso aristotelico, partecipazione attiva “perché questo è proprio degli uomini l’aver il senso del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto” (Aristotele, Politica I, 1).
(Federico-Augusto Mazza, 5 ottobre 2013)
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