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“I fuochi fatui, i fuochi fatui
danzano tremuli
i fuochi fatui, i fuochi fatui
danzano demoni
i fuochi fatui, i fuochi fatui
fuochi fatati
i fuochi fatui
I fuochi fatui, fuochi specchiati
i fuochi fatui
i fuochi fatui, fuochi sognati
i fuochi fatui
i fuochi fatui, fuochi abissati
“I corpisanti abbiano pietà di noi tutti!”
“Sì sì, marinai, osservatela bene, la fiamma bianca
illumina soltanto la via verso la balena bianca
sebbene tu sia luce, che prorompe dalla tenebra
io sono tenebra che prorompe dalla luce!
Io brucio con te, forza del cielo, io ti adoro sfidantoti”
Danzano tremuli, tremuli danzano
danzano e tremano
Achab è Achab per sempre
tutto questo dramma è decretato
e le prove io e te le abbiamo fatte
un miliardo d’anni fa
Sciocco! Io sono il luogotenente del Fato.
Agisco i suoi ordini. Bada tu, di obbedire ai miei
Che cos’è mai questa cosa senza nome?
Quale tiranno mi comanda?
Perché contro tutti gli affetti
io debba osare ciò che nel mio cuore vero
non ho mai osato di osare?
Sono io questo o chi?
Dove vanno gli assassini marinaio?
Chi dovrà sentenziare quando il giudice stesso
è trascinato alla barra?
Ma è un vento dolce oggi e un cielo dolcissimo
e l’aria odora come se spirasse da prati lontani
Vi sentire coraggiosi, marinai coraggiosi?”
I fuochi fatui, i fuochi fatui
Danzano tremuli
I fuochi fatui
“LA BALENA!
La mascella!
La sua fronte implacabile avanza!
La Mascella!”
“Nave gloriosa fino alla morte, devi tu perire senza di me?
Oh solitaria morte di una vita solitaria!
Riversatevi ora qui arditi flutti della mia vita trascorsa
e coronate questo grande maroso della mia morte.
Io mi volgo verso di te, mostro
fino all’ultimo lotto con te.
Dal cuore dell’inferno io ti trafiggo
in nome dell’odio io vomito su di te l’ultimo respiro!
Legato a te dannata balena, così io getto le armi”
Ismaele:
“Il mare ci si richiuse sopra
come all’epoca del grande diluvio
e io soltanto mi sono salvato
per potervelo raccontare”.
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Vinicio Capossela, I fuochi fatui – 4:42
(Testo liberamente tratto da “Moby Dick” di Herman Melville nella traduzione di Cesare Pavese – Adelphi, 1987)
Album: Marinai, profeti e balene (2011)
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Riferimenti.
I fuochi fatui sono le principali frasi, lievemente modificate, dei capitoli di Moby Dick dal 119 all’Epilogo. Mancano alcuni dialoghi tra i marinai e gli ufficiali, la battuta del rum del ramponiere Tasthego, gli incontri con altre navi e i monologhi di Achab.
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