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“Andrea s’è perso s’è perso e non sa tornare
Andrea s’è perso s’è perso e non sarà tornare
Andrea aveva un amore Riccioli neri
Andrea aveva un dolore Riccioli neri.
C’era scritto sul foglio ch’era morto sulla bandiera
c’era scritto e la firma era d’oro era firma di re
Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia
ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.
Occhi di bosco, contadino del regno
profilo francese
occhi di bosco, soldato del regno
profilo francese
e Andrea l’ha perso, ha perso l’amore
la perla più rara
e Andrea ha in bocca un dolore
la perla più scura.
Andrea raccoglieva violette ai bordi del pozzo
Andrea gettava Riccioli neri nel cerchio del pozzo
il secchio gli disse – Signore il pozzo è profondo
più fondo del fondo degli occhi della notte del pianto -.
Lui disse – Mi basta mi basta
che sia più profondo di me
lui disse – Mi basta mi basta
che sia più profondo di me”.
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Fabrizio De André, Andrea – 5:31
(Fabrizio De André, Massimo Bubola)
Album: Rimini (1978)
Brano inserito nella rassegna Life itself. Canzoni di vita, di morte e di altre sciocchezze di InfinitiTesti.
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Citazioni.
“«Questa canzone la dedichiamo a quelli che Platone chiamava, in modo addirittura poetico, i “figli della luna”; quelle persone che noi continuiamo a chiamare gay oppure, per una strana forma di compiacimento, diversi, se non addirittura culi. Ecco, mi fa piacere cantare questa canzone, che per altro è stata scritta per loro una dozzina di anni fa, così a luci accese, anche a dimostrare che oggi, almeno in Europa, si può essere semplicemente se stessi senza più bisogno di vergognarsene» (Fabrizio De André durante il concerto tenuto al Teatro Smeraldo di Milano il 19/12/1992). In questo album, inoltre, viene per la prima volta registrata Andrea, canzone che diventerà, insieme a La guerra di Piero, una delle canzoni più fortemente antimilitariste non solo di De André, ma anche della musica italiana, sullo sfondo però di una storia di amore omosessuale durante la prima guerra mondiale. In tal senso Andrea è pure una canzone sulle diversità. Dai versi finali “… il secchio gli disse signore il pozzo è profondo … lui disse mi basta che sia più profondo di me” si può dedurre che Andrea, dopo aver perso l’innamorato al fronte, si suicidi gettandosi nel pozzo”.
(Wikipedia, voce Rimini (Fabrizio De André))
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