John Prine – Sam Stone (testo e traduzione)

————————————————

Testo.

“Sam Stone came home to his wife and family
after serving in the conflict overseas
and the time that he served had shattered all his nerve
and left a little shrapnel in his knee
but the morphine eased the pain
and the grass grew round his brain
and gave him all the confidence he lacked
with a Purple Heart and a monkey on his back

There’s a hole in daddy’s arm where all the money goes
Jesus Christ died for nothing I suppose
little pictures have big ears
don’t stop to count the years
sweet songs never last too long on broken radios

Sam Stone’s welcome home didn’t last too long
he went to work when he’d spent his last dime
and Sammy took to stealin’ when he got that empty feelin’
for a hundred dollar habit without overtime
and the gold rolled through his veins
like a thousand railroad trains
and eased his mind in the hours that he chose
while the kids ran around wearing other people’s clothes

There’s a hole in daddy’s arm where all the money goes
Jesus Christ died for nothing I suppose
little pictures have big ears
don’t stop to count the years
sweet songs never last too long on broken radios


Sam Stone was alone when he popped his last balloon
climbing walls while sitting in a chair
and they played his last request
while the room smelled just like death
with an overdose hovering in the air
‘cause life had lost it’s fun and there was nothing to be done
but trade his house that he bought on the G.I. bill
for a flag-draped casket on a local hero’s hill

There’s a hole in daddy’s arm where all the money goes
Jesus Christ died for nothing I suppose
little pictures have big ears
don’t stop to count the years
sweet songs never last too long on broken radios”.

————————————————

Traduzione.

“Sam Stone è tornato a casa da sua moglie e dalla famiglia
Dopo aver combattuto nella guerra di là dal mare
E quel periodo di guerra gli ha distrutto i nervi
Lasciandogli un bel po’ di scheggette nel ginocchio (1)
Ma la morfina gli ha alleviato il dolore
E il cervello gli si è tutto annebbiato
Dandogli sì tutta la fiducia che gli mancava
Con una medaglia al valore (2) e facendo di lui un drogato (3)

Babbo ha un buco nel braccio che ingoia tutti i soldi
Gesù Cristo è morto per niente, credo.
I bambini capiscono meglio dei grandi, (4)
Non smettete di contare gli anni
Le belle canzoni non durano mai a lungo sulle radio rotte.

Il bel ritorno a casa di Sam Stone non è durato tanto,
È andato a lavorare spendendo fino all’ultimo quattrino
E Sam ha preso a rubare quando si sentiva a secco
Per cento dollari a botta senza fare straordinari
E l’oro gli sferragliava per le vene
Come mille treni sulla ferrovia
E lo faceva sentir bene quando voleva lui
Mentre i suoi figli se ne andavano in giro
con addosso vestiti dati da altri

Babbo ha un buco nel braccio che ingoia tutti i soldi
Gesù Cristo è morto per niente, credo.
I bambini capiscono meglio dei grandi, (4)
Non smettete di contare gli anni
Le belle canzoni non durano mai a lungo sulle radio rotte.

Sam Stone era solo quando s’è fatto l’ultima pera (5)
Arrampicandosi sui muri mentre era a sedere su una sedia.
Gli hanno mandato in radio l’ultima canzone che aveva chiesto (6)
Mentre la stanza già puzzava di morte con un’overdose sospesa in aria
Perché la vita non era più divertente e non c’era altro da fare
Che barattare la casa che aveva comprato col sussidio da veterano (7)
Con una bara imbandierata su una “collina degli eroi” del posto

Babbo ha un buco nel braccio che ingoia tutti i soldi
Gesù Cristo è morto per niente, credo.
I bambini capiscono meglio dei grandi, (4)
Non smettete di contare gli anni
Le belle canzoni non durano mai a lungo sulle radio rotte”.

(Traduzione a cura di Riccardo Venturi, tratta dal sito Canzoni contro la guerra)

————————————————

Note alla traduzione.

(1) In inglese, “a shrapnel” è un collettivo. Indica appunto, collettivamente, le schegge di una granata. “Un bel po’” è una mia aggiunta.

(2) “Purple Heart” (PH): è una decorazione militare degli Stati Uniti assegnata a nome del Presidente degli Stati Uniti a coloro che sono stati feriti o uccisi mentre prestavano servizio, a partire dal 5 aprile 1917, con l’esercito statunitense. È stato tradotto come “medaglia al valore” (lett. “cuore viola”).

(3) Altra espressione slang: “To have a monkey on one’s back” = essere un drogato. Letteralmente: “ha una scimmia sulla spalla”. Nel gergo dei tossici, la “scimmia” è la crisi di astinenza. La “scimmia sul collo” (oppure “sulla spalla”) perché si sta male, come se il collo fosse spezzato.

(4) Nel testo originale inglese c’è un comunissimo errore che è stato mantenuto: dire “little pictures have big ears” per il corretto “little pitchers have big ears” (ma in effetti le due parole suonano praticamente identiche). Il modo di dire significa alla lettera che “i piccoli bricchi hanno grandi manici”, ovvero “grandi orecchi” (il riferimento è ai manici dei bricchi, a forma di orecchio, chiamati in inglese a volte “ears”). Vuol dire che i bambini spesso capiscono le cose molto meglio degli adulti, oppure che le capiscono meglio di quanto gli adulti non credano. Moltissimi, e evidentemente anche John Prine, continuano a scrivere “pictures” per “pitchers” anche se l’espressione, in questo caso, non ha assolutamente nessun senso.

(5) Propriamente, credo, la “pera” in italiano è una dose di eroina; ma ho qui usato questa comune espressione gergale anche se nel testo di parla invece chiaramente di morfina. Rendeva troppo bene l’idea.

(6) “To play a request” è quando si telefona alle trasmissioni radiofoniche apposite per farsi trasmettere una canzone (lo sapranno bene gli ascoltatori, che so io, di Radio Subasio, di Radio DJ o di Rete 105).

(7) Con il nome di “G.I. Bill” si intende ciò che ufficialmente è detto Servicemen’s Readjustment Act, promulgato nel 1944 (PL 346, 58 Statutes at Large 284 come categorizzazione giuridica) dal governo degli Stati Uniti d’America. Opera in gran parte di Warren Atherton, con tale sussidio si garantivano ai veterani della II guerra mondiale (e, in seguito, delle numerose successive guerre USA) varie facilitazioni al ritorno a casa: un sussidio vero e proprio in denaro, interessi zero e mutui agevolati(ssimi) per l’acquisto della casa, impieghi riservati ecc.

————————————————

John Prine, Sam Stone – 4:14
(John Prine)
Album: John Prine (1971)

Brano inserito nella rassegna Le canzoni più tristi di Infinititesti.

Brano inserito nella rassegna Addicted. Le canzoni sulla droga di InfinitiTesti, nella sezione I drogati ed il loro mondo.

Per segnalare errori su testi o traduzioni, o semplicemente per suggerimenti, richieste d’aiuto e qualunque altra curiosità, potete scriverci all’indirizzo quality@infinititesti.com.

————————————————

Citazioni.

Sam Stone è una canzone scritta da John Prine su un veterano tossicodipendente con una Purple Heart e la sua morte per overdose. È apparso nell’omonimo album di debutto di Prine del 1971. La canzone era originariamente intitolata “Great Society Conflict Veteran’s Blues“.

La canzone è solitamente interpretata come un riferimento al fenomeno della dipendenza da eroina o morfina tra i veterani della guerra del Vietnam. Una simile ondata di dipendenza seguì la guerra civile, dopodiché la dipendenza da morfina fu conosciuta come “malattia dei soldati”. La canzone non menziona la guerra del Vietnam, dicendo solo che Sam è tornato da “servire nel conflitto all’estero”.

C’è un unico riferimento esplicito alla morfina, ma Prine allude all’eroina in diverse occasioni, tra cui l’uso del termine “habit“, gergo comunemente associato all’uso di eroina, e la frase “he popped his last balloon“, molto probabilmente riferendosi a uno dei modi in cui l’eroina di strada è comunemente confezionata – in piccoli palloncini di gomma. Il ritornello della canzone inizia con “Babbo ha un buco nel braccio che ingoia tutti i soldi” e si conclude con “Le belle canzoni non durano mai a lungo sulle radio rotte”.

La rivista Time recensì la canzone il 24 luglio 1972. “Sam Stone” si classificò all’ottavo posto in un sondaggio della rivista Rolling Stone sulle dieci canzoni più tristi di tutti i tempi.

Parti della melodia di “Sam Stone” sono state utilizzate da Roger Waters nell’apertura di “The Post War Dream“, una canzone dell’album dei Pink Floyd del 1983 The Final Cut. La canzone è indirettamente citata in “Cop Shoot Cop…“, che chiude l’album del 1997 degli Spiritualized, Ladies and Gentlemen We Are Floating in Space – il testo “There’s a hole in my arm where all the money goes/Jesus Christ died for nothing, I suppose“, è quasi identico al memorabile ritornello di “Sam Stone“.

(Wikipedia, voce Sam Stone (song))

————————————————

InfinitiTesti.com

Contatti
Artisti italiani
Artisti stranieri
Traduzioni
Discografie scelte
Rassegne e speciali

————————————————

InfinitiTesti è un sito amatoriale che propone traduzioni e revisioni di testi musicali da tutto il mondo. I nostri lavori sono disponibili nelle pagine Traduzioni e Discografie, o si può far riferimento anche all’Indice Generale, suddiviso in canzoni Italiane e Straniere. Per maggiori approfondimenti in merito ai nostri percorsi e alle nostre Rassegne, si può leggere la sezione dedicata agli Speciali. Per ricevere in tempo reale tutti gli ultimi post pubblicati, si possono sottoscrivere i Feed RSS di InfinitiTesti. Per collaborare in qualunque forma con la redazione, si può far riferimento alla pagina Contatti.

————————————————

————————————————

Brano proposto da: Arturo Bandini
Direttore: Arturo Bandini (direttore@infinititesti.com)
Responsabile Quality: Alessandro Menegaz (quality@infinititesti.com)
Segretaria di Redazione: Arianna Russo (segreteria@infinititesti.com)

————————————————

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *